Un team di ricercatori ha reso noto di aver individuato la causa scatenante dei coaguli dopo la somministrazione del vaccino anti Covid di AstraZeneca.
Un team di esperti di Galles e Stati Uniti ha reso noto di aver individuato la causa scatenante dei coaguli di sangue registrati dopo la somministrazione del vaccino contro il Covid di AstraZeneca, che di fatto, almeno in Italia, è stato sospeso dalla campagna di vaccinazione. Di fatto non viene più utilizzato.
Un gruppo di ricercatori ha individuato la causa dei coaguli di sangue dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca contro il Covid
Gli esperti, riferisce la Bbc, hanno individuato una proteina che reagisce ad un componente del vaccino AstraZeneca. Questa reazione può portare alla formazione di coaguli di sangue. Si tratta di uno studio ancora parziale che, secondo i ricercatori, ha il merito di aver individuato la causa scatenante. Ma ci sono ancora diversi passaggi da chiarire. Non sono ancora chiari tutti i meccanismi che dalla causa scatenante portano alla formazione di coaguli di sangue.
La posizione di AstraZeneca e dell’Università di Oxford
La ricerca, pubblicata sulla rivista Science Advances, è stata visionata anche da AstraZeneca. Un portavoce della casa farmaceutica ha fatto sapere che lo studio offre spunti interessanti per gli studi sul vaccino. L’università di Oxford, che ha collaborato allo sviluppo del vaccino, ha preferito non rilasciare commenti.
I dati sull’efficacia del vaccino
AstraZeneca difende comunque la validità del suo vaccino, che si stima abbia salvato più di un milione di vite e che abbia prevenuto circa cinquanta milioni di contagi. Bisogna inoltre considerare che la formazione di coaguli di sangue ha interessato un numero bassissimo di persone che hanno ricevuto questo vaccino, largamente usato nel Regno Unito senza particolari conseguenze in termini di reazioni avverse gravi.
Nonostante i numeri positivi, il timore legato alla formazione di coaguli di sangue ha spinto diversi Paesi ad accantonare il vaccino in questione preferendo affidarsi ai vaccini mRNA, quindi Pfizer e Moderna. Ad esempio AstraZeneca non viene utilizzato per la somministrazione della terza dose, o dose aggiuntiva, per chi ha ricevuto il vaccino monodose Johnson and Johnson.